I mari italiani vantano la presenza regolare di ben 8 specie di mammiferi marini, tra balene e delfini. Sporadicamente, vengono avvistate anche alcune specie occasionali come le megattere in ingresso dallo Stretto di Gibilterra. Lo scorso 2 giugno è stato il turno delle pseudorche (specie Pseudorca crassidens), delfini di grandi dimensioni che arrivano a misurare anche 6 metri di lunghezza, superando la tonnellata di peso.
Grazie alla comunicazione dell’avvistamento attraverso il nostro strumento di segnalazione in linea (clicca qui per conoscere come segnalare la presenza di cetacei e tartarughe marine in Mediterraneo) da parte del fortunato diportista Umberto Fasone, Marecamp ha potuto aggiungere un tassello importante allo storico degli avvistamenti documentati di specie ritenute non regolari nel bacino ionico. Sono infatti circa una trentina gli avvistamenti di pseudorca realizzati negli ultimi 200 anni in Mediterraneo, con segnalazioni provenienti da isole Baleari, Mar Ligure, Campania, Calabria, arcipelago delle Eolie, Stretto di Messina, Sud-Est della Sicilia, ma mai dal Golfo di Catania.
L’evento si è verificato a poche miglia a Nord dalla località Brucoli. Umberto riporta un branco compatto di circa una cinquantina di esemplari adulti intenti nell’eseguire salti spettacolari nonché un curioso bow riding (nuoto a prua dell’imbarcazione) unito ad emissione di fischi udibili anche dalla superficie (un breve video è stato pubblicato al seguente link su CataniaToday).
La specie in questione è presente nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) in qualità di near threatened, cioè prossima alla minaccia, ma l’osservazione di un gruppo così numeroso rispetto ai casi registrati in precedenza fa ben sperare.
L’analisi delle registrazioni degli idrofoni della stazione NEMO-OnDE deposta nel Golfo (INFN - Laboratori Nazionali del Sud di Catania) potrà aiutare a comprendere quanto tempo questi esemplari abbiano effettivamente trascorso nell’area.