È giovedì sera e riceviamo una comunicazione su un delfino spiaggiato morto sul litorale catanese della Playa. L’indomani allertiamo la Guardia Costiera e ci attiviamo per accertarci dell’accaduto. Il mare è molto agitato e sappiamo che potrebbe portare via la carcassa prima del nostro arrivo, ma le volontarie Alessandra Raffa e Giulia Guarrera operano una minuziosa perlustrazione lungo la spiaggia del Villaggio Paradiso degli Aranci, nei pressi della Riserva Naturale “Oasi del Simeto”, e riescono a scorgere qualcosa.
15/05/2020
Dal bagnasciuga fuoriesce parte della pinna pettorale destra del delfino. Aggiorniamo dunque la Capitaneria di Porto locale che, grazie alla tempestiva attivazione della catena operativa da parte del Maresciallo Reale, invia sul posto i sorveglianti CSAT del Comune di Catania, Sig.ri Bellavia e Castorina, e in seguito gli operatori della ditta Santonocito (partner Dusty srl) per lo smaltimento.
Sorveglianti CSAT del Comune di Catania all'opera. 15/05/2020
I Sig.ri Salvatore Santonocito e Fabio Burcuta quindi intervengono, dapprima scavando intorno all'animale e, successivamente, estraendolo dalla fossa e permettendoci così di fotografarlo e rilevarne le biometrie.
Operatori della ditta Santonocito Concetto all'opera. 15/05/2020
Si tratta di un maschio adulto di 2,20 metri di lunghezza, appartenente alla specie Stenella striata (Stenella coeruleoalba), probabilmente deceduto da oltre due settimane. La stenella è un animale molto abbondante nel golfo di Catania, ma questo è il secondo spiaggiamento in poco tempo. La scorsa settimana, infatti, un’altra stenella morta è stata ritrovata poco più a Nord, sempre nella spiaggia della Playa di Catania, e recuperata dagli stessi operatori che ci hanno gentilmente fornito alcune foto dell’intervento. Dalle dimensioni, sembra un individuo giovane, e con il nostro spiaggiato condivide il fatto di non presentare particolari ferite esterne alle quali poter imputare il decesso.
15/05/2020
Stenella striata spiaggiatasi una settimana prima. 10/05/2020
Nessun veterinario è giunto sul posto, dunque non è stato prelevato alcun campione utile per effettuare analisi di approfondimento sull’animale, il quale a breve sarà incenerito.
Questo intervento è il risultato e il buon esempio della collaborazione cittadina e istituzionale in quanto a comunicazione e operatività a supporto della tutela ambientale. Ringraziamo lo studente Federico Marletta e la prof.ssa Cristina Bellissima dell’Istituto Nautico di Catania per la preziosa segnalazione iniziale, e tutti coloro che sono intervenuti per il recupero.
I dati in nostro possesso saranno trasmessi al Centro Studi Cetacei e faranno parte della banca dati nazionale georeferenziata degli spiaggiamenti e degli interventi effettuati su cetacei e tartarughe marine lungo le coste italiane.
Ricordiamo a tutti i lettori che, in caso di spiaggiamenti di cetacei e tartarughe marine, le azioni opportune da attuare prontamente sono quelle di contattare la Guardia Costiera chiamando il 1530, non toccare gli animali e non affollarsi attorno a loro e, soprattutto, non tentare di riportarli in mare, anche quando sono vivi.
16/05/2020