Siamo fieri di comunicare la recente pubblicazione di un articolo scientifico alla cui realizzazione hanno lavorato i nostri biologi marini assieme al Team Pesca della Sezione di Economia Agroalimentare del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania, e alla piattaforma Low Impact Fishers of Europe (LIFE). Il paper tratta i conflitti esistenti tra piccola pesca costiera artigianale e mammiferi marini e vuole essere promotore dell'adozione di più attente procedure per la stima dei danni agli attrezzi di pesca o al pescato, causati dalla depredazione delle catture da parte di diverse specie di delfini.
Lo studio ha coinvolto le marinerie della Sicilia orientale dove tremagli, palangari artigianali e menaidi appaiono tra gli attrezzi di pesca più colpiti dal fenomeno dell’interazione pesca-cetacei, dovuto principalmente al comportamento opportunistico in attività di alimentazione della specie di delfino tursiope.
E se da un lato tali conflitti sono sempre esistiti e da lungo tempo documentati, dall’altro è il sovrasfruttamento degli stock ittici a spiegare l’incremento dei casi di interazione a seguito dello spostamento delle popolazioni di cetacei alla ricerca delle loro specie preda che coincidono con le specie target dei pescatori.
Questi eventi, pur lasciando i delfini indenni, possono portare a una perdita economica media di € 6.000 all’anno per ogni peschereccio. Per tale motivo desideriamo puntare a nuove strategie di mitigazione che non si limitino all’erogazione di indennizzi ma che, attraverso la ricerca scientifica e un approccio multidisciplinare, possano approfondire le dinamiche dell’interazione e fornire soluzioni a lungo termine.
Maggiori dettagli sul lavoro sono consultabili sul Forum Pescadiverso.
L’articolo integrale è reperibile al seguente link.
Monaco C., Caballé M., Peri I. (2019). Preliminary study on interaction between dolphins and small-scale fisheries in Sicily: learning mitigation strategies from agriculture. Quality-Access to Success, 20(S2): 400-407. Bucarest, March 2019.